04/05/14, Diario: MSIK!!!!!

Caro Diario,

ti ho un pò trascurato ultimamente.

Dall’ultima gara, il Campionato Italiano, non ho più scritto niente. Ma sono contento perchè, se non ti ho scritto è stato solo a causa dei molti impegni che ho, e questi molti impegni sono: allenamenti duri, studio, cura dei miei allievi, gestione e organizzazione del mio futuro, quindi…..mi perdonerai per questa assenza ma sono sicuro che sei contento per me ;)

Sabato 3 Maggio a Turbigo si è svolto il Trofeo Internazionale della Federezione Ghiri Sport Italia.

Quest’anno è capitato che il calendario della FGSI ci abbia proposto tre gare importanti a distanza di un mese l’una dall’altra:

30/3 Campionato Italiano, 3/5 Trofeo Internazionale FGSI, 7/6 Mondiale IGSF…..non dico altro…

Il problema, è che, l’obiettivo dovrebbe essere il mondiale, quindi ogni gara intermedia dovrebbe essere solo un sorta di test ma non è facile prendere cosi le gare, presentarsi e provare 7, 8 minuti ad un ritmo prestabilito e mettere giù perchè, l’allenamento è finito…io odio mettere giù prima della fine dei 10 minuti!!!!!!!! Non lo sopporto! Alla morte, ma si finisce!!!!

Un altro problema è che, non è facile mantenere la “testa”…nel senso, fai una prestazione al limite ed oltre, e tra 30 giorni ancora, e tra 30 giorni ancora…..vi assicuro che è facile crollare, è un attimo e non ce la fai più….ogni volta un pò di scarico, ogni volta un altro carico, ed ogni volta potrebbe darsi che non ce la fai, le senti più pesanti del solito, il cuore va troppo su, più del solito, non hai più voglia, non hai più testa appunto….devi essere come diceva il mio Maestro, devi essere Teutonico, Germanico, Granitico….

Agli italiani, ritmo 5 al minuto, mi sembrava di morire, ma alla fine, 53 Slanci Completi.

Nel mese successivo, il ritmo in allenamento era stato 6 al minuto, molto volume ma alla fine, non avevo fatto più di 4 minuti a 6 al minuto con le 32, ma il “Boss”, il Maestro Oleh Ilika, cosi aveva detto di fare e la gara sarebbe dovuta essere solo un test, 7 o 8 minuti a quel ritmo folle, 6 al minuto. Cercare di fargli capire che secondo me non ce n’erano nemmeno 6, era stato inutile, si prova! Punto e basta! Mi dice: Al corpo bisogna dare un nuovo input……che cazzo gli dici allora???? M’è venuta l’ansia, ed io non sono uno che si fa prendere dall’ansia neanche alle gare importanti.

Gli allenamenti sono andati tutti bene, ma sentivo nell’ultimo periodo, che un pò di volontà stava vacillando…ero parecchio sotto stress, aspettative, responsabilità…qualcuno, non faccio nomi, mi ha scritto in privato su FaceBook: Ce la farai, non puoi mettere giù, tu sei Francesco Rigoli!! ANSIA!

Mi è capitato di sfogarmi sul cibo, lo ammetto….Mangiare di più, mangiare quando senti che non hai fame….ma il peso rimaneva nella norma, quindi ho deciso di essere più flessibile sotto questo aspetto. Pensavo: ok allento un pò la presa sull’alimentazione, sperando che in pedana la volontà resti quella ferrea che serve….e cosi è stato in questo mese.

Ci sono stati una serie di eventi sfavorevoli nei giorni precedenti alla gara, a parte il cibo.
L’ultimo allenamento, mercoledi non era andato bene, la tecnica non mi piaceva, anticipavo con le spalle l’oscillazione, sentivo che c’era sulla schiena più carico del normale, ma alla fine era andato.
Giovedi era festa  speravo di andare a correre come ultimissimo allenamento, ma sentivo che proprio non avevo voglia! ah ah ah, anche solo cambiarmi è stata una fatica, ho preso la macchina e sono andato nei pressi del bosco dove corro di solito…..era pieno di gente!!! Era il primo maggio dannazione! Allora ho provato ad addentrarmi proprio fin dentro, a costo di spaccare la macchina…..ma più mi avvicinavo più c’erano famiglie e bambini, che correvano, che andavano in bicicletta….mio Dio! La pace e la serenerità della natura non mi furono concessi quel giorno allora, retromarcia e a casa, basta non corro! Armai è andata, quello che c’è, c’è!
Venerdi, venivo da dei giorni nei quali, mi stavo aggirando intorno ai 7/8 caffè al giorno! Ma volevo arrivare alla gara un po “disintossicato” per godere dei suoi effetti senza doverne bere 15! Allora ho dovuto fare il salto: da 8 a zero! Non ve lo dico….Venerdi mal di testa e freddo, sembravo un tossico in crisi di astinenza! Il caffè mi piace, a volte esubero! Sarà stato anche il fatto che, giovedi sera sono andato a lavoro di notte, uscendo alle 6, andando a letto alle 6:30 e svegliandomi alle 10 per degli impegni che mi hanno occupato per tutto il giorno fino alle 20, praticamente digiuno….
Venerdi sera a letto a mezzanotte..
Sabato sveglia alle 5! Appuntamento alle 6 per la partenza. Era già dalla sera prima che facevo un bel carico di carboidrati, avendo un pò di margine sul peso, e la mattina non mi sono risparmiato. Ero carico tutto sommato, il viaggio di 4 ore non è stato esattamente il massimo per la schiena ma con un cuscino dietro la zona lombare ho limitato il danno.

I presupposti non erano il massimo, non era stata certo la vita da atleta che ho letto nel libro di Djokovic, ma si tiene duro lo stesso.

I miei allievi erano numerosi anche a questo giro:

A parte il Capo Branco, io, erano con me:

Francesco Turbati,
Leonardo Lobartolo,
Panevino Davide,
Valerio D’amicis,
Neretti Dario,
Curedda Simona,
Perullo Serena,
Ecker Cristiana,
Chidini Davide,
Cecconi Marina,
Vagnoli Stefano,
Vagnoli Deborah
Franchi Donatella

Arrivati a Turbigo, il Maestro ribadi che il ritmo doveva essere 6 al minuto…..oh, non c’era scampo.

Dopo la pesa e il pranzo, in attesa della parata, pensai che stavolta sarebbe stato meglio cambiarsi subito e mettersi gia in tenuta da gara, per evitare lo spiacevo inconveniente degli Italiani dove non ci fu tempo per cambiarsi e riscaldarsi a dovere per noi prime batterie….

Andai subito negli spogliatoi, aprii la borsa e …… disperazione!!! Non avevo portato i plantari ortopedici!!!

Ho una gamba più corta di circa un cm e mi alleno sempre con i plantari, pensai: ok è finita. Da un lato pensai con sollievo che non fare la gara, perchè non avevo i plantari, fosse una buona scusa per sfuggire a questa prova che mi aspettava…..poi, la paura della reazione del Maestro, fu maggiore della paura di farmi male cosi, cercai di tornare lucido. Le scarpe da pesistica, sono dure, tutti lo sanno, e per mettere i plantari ho tolto le solette originali…quindi ero proprio a legno!

Problema, analisi, strategia, tattica….l’unica era mettere le solette delle scarpe da passeggio in quelle da pesistica….ok, fattto…stavo storto…sentivo che stavo storto per colpa della gamba.

L’ansia saliva….ormai era a livelli massimi.

Incontrai il Maestro e gli esposi il problema, mi rispose con un calmo e quasi meravigliato (meravigliato del fatto che per me fosse un problema): ma prendi un po di cartone! Metti un pò di cartone sotto soletta!!!

Sai che, mica male come idea, cioè….siamo proprio alle porta con i sassi ma tentar non nuoce….proviamo!

Mi ricordavo che fuori, in un cestino avevo visto il cartone di una pizza….lo presi, ne ricavai due solette e provai…..qualcosa avevano fatto!!! Era cartone finissimo ma qualcosa, sentivo che aveva fatto!

Lo stress e l’ansia, pure, si sentivano, il riscaldamento fu interrotto da almeno tre viaggi in bagno, non me ne vorgogno, sono di carne ed ossa, ed ero molto preoccupato.

Dopo il classico riscaldamento generale, passai alle ghirie. Con le 32 facevo pochi slanci e cercavo di tenere 6 al minuto guardando il monitor delle batterie che erano prima di me, i battiti erano alti…

Arrivò il momento, la pancia ebbe un altro sussulto anche un attimo prima di salire in pedana ma ovviamente, ormai non c’era più tempo per niente, solo per slanciare.

Ero li, conto alla rovescia….start!

Mi ero abituato a fare la portata e slanciare al quinto secondo. Già la prima portata ti alza i battiti, al quinto secondo il mio cuore non è riuscito ancora ad abbassarli quindi la gara iniza già con frequenze alte.

Non sto nemmeno a dirlo, 6 al minuto mi sembrava da matti! Al quarto minuto facevo giù dei rumori e dei versi che di solito non faccio, espirazioni sforzate, sofferte, cercavo di mantenere il ritmo e andavo avanti.

Ad essere sincero, a 5 minuti inziavo ad essere morto, ma arrivato al settimo, mantenendo il ritmo 6 al minuto e quindi a 42 ripetizioni, un fulmine mi ha attraversato la mente, l’immagine del numero 58! Le ripetizioni per diventare MSIK. Iniziò un dialogo interiore tra me e me che si è protratto nei successivi 3 minuti:

A: Ok, svegliati cazzo ti mancano 16 ripetizioni al Master Sport Intenrational Klass!!! Il MSIK!!! Da non crederci!! Dai!!!!!
B: Ehi!! Si ciao!! Ma non lo senti come sto?!?!?!? 16 ripetizioni????? chi le fa?????
A: 16 ripetizioni in 3 minuti fatti dei conti scemo prima di parlare!!! Basta che rallenti!! Sei andato a sei al minuto e edesso si morto, rallenta!!! Possibile che tu non ce la faccia a tenere 5 al minuto per 3 fottuti minuti!!??!?!?
B: Non ce la faccio bello!!!! Non te ne rendi conto?!?!? E poi in programma c’erano 7/8 minuti, il Maestro è li che grida che mancano solo 30″ ed il lavoro è finito, io metto giù!!
A: Stupido! Stupido!! Se mancano 30″ alla fine del lavoro vuol dire che sei gia a 7 minuti e mezzo!!! Non lo guardare nemmeno più il tempo!! Si rallenta, quando te la senti slanci!
B: Non lo so, provo ad arrivare ad 8 miunti poi vediamo, dai è stata comunque una bella gara, non sapevamo nemmeno se saremmo arrivati a 6 minuti….già cosi ci possiamo accontentare.
A: Accontentare??? Siamo a 48! 8 minuti! Quello che facemmo in UIzbekistan in 10 minuti, fatto in 8!! Slancia ancora e fissa bene dannazione!!!! Respira!
B: Forse hai ragione sai? Di solito non molliamo! Di solito non mettiamo giù e alla morte ma si finisce la gara! Il lavoro di oggi sarebbe finito ma, proviamo!!
A: Infatti! Dai che adesso non possiamo proprio mollare!! Siamo a 53! 54!! E manca un minuto!! Mancano 4 slanci!! 4 soli!!!!! Abbiamo un minuto intero!!
B: Ok ci sono! Ecco il 55esimo!
A: Cazzo non hai spinto abbastanza!! Non ce l’hanno contata! Resta un po in rack, respira, recupera e quando riproviamo spingi alla morte e infilati sotto deciso! Resta sotto! Stabilizza bene poi dopo sali!
B: 55! Il pubblico grida! Mancano 3 slanci al MSIK, non ci credo!!!
A: Credici! E slancia! 56!! Ancora!!! 57!!
B: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA, un altro fallo!!!!!!!!! Non ce la facci più a fissare!!
A: Dovi farlo!!! Se metti giù ora sei una Merda!!! Slancia e fissa! Ne manca uno, 6 secondi! Portata e slancia! E Fissa cazzo!!
B: 9:56, Vado! 9:57 cazzo fisso 3 secondi!!! 58 RIPETIZIONI!!! E’ MASTER SPORT INTERNATIONAL KLASS!!!!!!!!!!!!!!!!
A: AHAHAHAHAHAHAHAHAHA MA PORCA TROIA TI RENDI CONTO CHE CAZZO ABBIAMO FATTO!!!!??!?!?!?

Parolacce a tutto andare ma è davvero quello che ho pensato in quei momenti…..

msik

Sono sceso di pedana, ho trovato la forza per inginocchiarmi accanto al monitor e fare la foto con il risultato. Non volevo, avrei voluto stendermi e basta ma ci sono alcuni persone alle quali fa piacere vedere sui social cosa riesco a fare, seguaci sinceri e fedeli quindi l’ho fatta. Dopo mi sono alzato e sono stato travolto dalle persone che erano li davanti a guardarmi. Allievi, amici, mi abbracciavano e gridavano…erano davvero tanti e non me ne ero accorto. Mentre ero li a slanciare non me ne ero reso conto. Si sentivo che urlavano, ma non avevo un’immagine precisa e nitida. Perdevo lo squardo nel vuoto, in alto, avevo visto i ragazzi belgi che facevano un filmato, ogni tanto vedevo partire un flash, ma della folla davanti non me ne ero reso conto.

Mi girava la testa, ci vedevo male, forse solo perchè ero madido di sudore, e gli occhi ne erano pieni, ero indolenzito……ma ero Master Sport International Klass, avevo compiuto un’impresa impossibile, ero salito sull’Olimpo degli Dei del Ghiri Sport, come dice il mio allievo Golia, avevo dato l’esempio!

Non me lo aspettavo, ve lo giuro! Non so cosa sia successo. Io non ci avrei scommesso. Mi capita, di salire in pedana e non aver mai provato in allenamento il ritmo da tenere per 10 minuto, in realtà, è sempre cosi….ma stavolta sono andato oltre, ho fatto un passo decisivo, che mi ha cambiato totalmente l’impostazione mentale. Questa volta la mente ha spinto il corpo molto, molto oltre quello che poteva fare. Non è come agli Italiani che la mente ha spinto il corpo al suo 100%, qui abbiamo abbattuto il muro del 170%, ho fatto qualcosa di davvero impossibile per me, adesso so che ne sono capace.

Ci sono uomini speciali, con qualcosa di diverso, a volte una mutazione evidente, a volte capacità straordinarie che spesso vengono tenute segrete per sicurezza, ci sono mutanti, una sorta di X-Men, la mia capacità straordinaria è l’adattamento. Riesco ad adattarmi, ed evolvere velocemente. Nell’ottobre del 2010 ho fatto la mia prima gara con le 24, nel giugno del 2011 ho inziato ad usare le 32, nell’ottobre del 2011 ero Master Sport, dopo due anni e mezzo sono diventato Master Sport International Klass. Adesso mi adatterò ancora, e chissà cosa sarò capace di fare!

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