21/03/14, Diario: Bandierine del Risiko

Ieri ho fatto il test di Slancio Completo.

L’idea era fare 10 minuti con due kettlebell da 28 kg.

Quando si fa un test, si può partire da due presupposti differenti:

1) Avere un ritmo chiaro da seguire, che non siamo certi di mantenere per 10 minuti ma è proprio questa l’occasione per scoprirlo.

2) Non si ha idea di che ritmo tenere, allora si parte e si vede durante il test, mano mano che il tempo passa.

Il primo modo è il più “semplice”, ti sei allenato per tenere un ritmo e vedi se riesci a tenerlo per 10′.

Il secondo, è più azzardato. I pericoli sono molteplici: se parti troppo veloce, alzerai troppo i battiti, consumerai molte energia e forse, se hai tirato troppo la coperta in questo modo, ti scoprirai dall’altra parte, non chiudendo i 10 minuti, anche perchè, se parti forte forse non basterà rallentare, la tecnica si sporcherà troppo presto e sarà un declino esponenziale. Se parti piano, rischi di fare meno di quello che ti aspettavi o di bruciarti nelle posizioni di riposo, che ricordiamolo, sono comunque posizioni isometriche e la contrazione isometrica è quella che produce più acido lattico di tutte.

Nel mio caso, avevo provato in allenamento 8 al minuto, prima per 5 minuti, poi alla prova dei 7 minuti fui interrotto ancora a 5 da una contrattura.

Abbastanza riposato, ieri mi sono scaldato per bene, ascoltavo Ludovico Einaudi, nel Ghiri Sport vince chi  più riesce a rilassarsi. Adoro Einaudi, e non ho bisogno di musica metal per darmi la carica, sono sempre motivato, mi basta raggiungere un focus cristallino, e il pianoforte di Einaudi è una musica che accorda la mia anima, come un diapason, porta la mia fibra su quella stessa lunghezza d’onda. Finito il riscaldamento, mi prendo qualche minuto di riposo, immagino tutto ciò che succederebbe in gara, la chiamata degli assistenti, l’entrata, la chiamata del giudice, il passo che ti fa salire in pedana, il respiro, le persone , i rumori, il conto alla rovescia, il brivido che da il momento in cui la pelle delle mani registra il peso delle ghirie…l’hai sentito mille volte e forse di piu, ma li, in quel momento è diverso…..immagino tutto, la mente è gia in gara….manca poco a dover partire, allora mando indietro l’ipod per ascoltare i migliori brani che ho in repertorio ma … d’improvviso, si scarica. Spento, morto…. Ma come cazzo!?!?!?!?! Il test è fallito penso!!!! Dannazione!!!!!

Ho deciso di partire comunque, a 8 al minuto, senz’altro non in armonia ed estremamente dubbioso.

Ad ogni modo, a quel ritmo, molto alto per me, un minuto, ok, due minuti, ok, tre minuti, ok, quattro minuti, insomma, quattro e mezzo, ero in evidente difficoltà, non sarei mai arrivato alla fine cosi. Di solito, se parto veloce, non arrivo alla fine. Ho comunque deciso di provare a rallentare e vedere, sarebbe comunque stata una sperimentazione utile, partire veloce e poi rallentare, funziona per me?

Cosi ho rallentato, da 8 al minuto a 6, ho chiuso i 5 minuti, e sono andato avanti. I battiti si sono un po abbassati, anche se le gambe e le spalle erano ormai quasi andate, ma a 6 al minuto anche il sesto minuto è passato come pure il settimo, l’ottavo e il nono. Il decimo, l’ultimo, è il minuto in cui se c’è qualcosa in più, viene fuori. Ho tentato di andare leggermente più veloce ma alla fine, le sansazioni erano terribili, non sono riuscito a tirar fuori niente di piu che un 7 ripetizioni, normalmente nella media dei 10 minuti.

Ho concluso il test con 70 Long Cycle. Un buon risultato per il mio livello attuale di preparazione, e per il mio peso corporeo, 69 kg.

Dal video ho visto degli errori da correggere, ma intanto questo test è come una Bandierina del Risiko: accumuli armate, allenamenti, e poi piazzi una bandierina, un chiaro segnale che li c’è stato del lavoro serio, una strategia, una tattica, sole e acciaio che hanno portato allo sviluppo di qualcosa, al raggiungimento di un traguardo.

Non necessariamente qualcosa di eclatante ma in ogni caso, un obiettivo personale.

 

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